Trattamenti e riabilitazione

Terapia farmacologica

Non è disponibile alcuna terapia in grado di arrestare o rallentare il progredire della malattia. La terapia maggiormente utilizzata è basata sul ripristino dei livelli di dopamina con la somministrazione di un precursore, la Levodopa (L-dopa). Il controllo dei sintomi così ottenuti permette un buon recupero funzionale e un miglioramento della qualità della vita. Tuttavia i risultati si mantengono per un periodo limitato e, dopo alcuni anni, si manifestano complicazioni. L’80% dei pazienti sviluppa sintomi da fluttuazione della risposta e discinesie dopo circa sei anni di terapia con Levodopa.

La strategia generale del trattamento deve basarsi su alcuni criteri fondamentali:

  • Stabilire una solida alleanza terapeutica col paziente e la famiglia, attuando in ogni fase di cura interventi informati-educativi, condividendo con essi ogni decisione clinica ed incoraggiando un atteggiamento attivo e collaborativi.
  • Iniziare quando le manifestazioni della malattia compromettono in modo significativo le capacità funzionali del paziente.
  • Individualizzare la terapia in relazione alla costellazione e alla gravità di sintomi presentati, età,
  • Condizioni generali, comorbilità, attività lavorativa e fattori psico-sociali.
  • Mantenere il paziente al livello massimo possibile di funzionalità ed autonomia.
  • Poiché l’esposizione cumulativa alla L-dopa è in diretta relazione con la comparsa delle complicanze tardive, si possono considerare tre opzioni:
    1. Monoterapia con Dopamino-agonisti.
    2. Monoterapia con L-dopa a basso dosaggio.
    3. Associazione L-dopa a basso dosaggio + Dopamino-agonista.

Terapie complementari

Gli approcci terapeutici più recenti hanno evidenziato l’importanza della prospettiva multidisciplinare nella cura della Malattia di Parkinson. Accanto alle terapie convenzionali, quali ad esempio la fisioterapia, si colloca una serie di pratiche definite “terapie complementari” che si sono dimostrate un valido aiuto nella gestione della sintomatologia e il mantenimento delle abilità residue. Il loro obiettivo è dunque il miglioramento della qualità della vita del paziente e la sua percezione di benessere personale.

Tra di esse ricordiamo:

  • Fisiochinesiterapia.
  • Ginnastica posturale.
  • Shiatsu.
  • Yoga.
  • Terapia Occupazionale.
  • Stimolazione cognitiva.
  • Logopedia.