Massaggio Shiatsu
Lo shiatsu è una disciplina orientale basata sul contatto. Essa consiste in una forma di manipolazione che si esercita con i pollici e i palmi senza l’ausilio di strumenti meccanici o di altro genere.
Quando per un qualsiasi motivo, il fluire energetico non è corretto, si crea un blocco, dal quale può nascere uno stato di malessere. Lo shiatsu, tramite una precisa sequenza di pressioni esercitate su tutto il corpo, permette di agire sulle zone piene di energia e su quelle in cui è carente in modo tale da riequilibrarle.
Le persone affette da Parkinson appaiono particolarmente recettive a questo tipo di disciplina; l’esercizio di pressione su alcuni punti del corpo, nella maggior parte dei casi determina l’arresto momentaneo del tremore.
Le sedute iniziano con un breve colloquio volto ad indagare il generale stato di benessere. Successivamente hanno inizio le pressioni prima focalizzate sul centro energetico principale e in seguito su tutto il corpo ed in particolare sulle gambe per aiutare a sciogliere le tensioni. Al termine di ogni trattamento viene compilata una scheda in cui sono annotate le sensazioni comunicate dal paziente e le osservazioni del terapeuta al fine di ottenere una visione globale dell’evoluzione del trattamento.
Relazione shiatsu
A cura di Elisabetta Prini
Secondo la definizione ufficiale del Ministero giapponese per la sanità “lo shiatsu è una forma di manipolazione che si esercita con i pollici, i palmi, senza l’ausilio di strumenti sia meccanici sia d’altro genere”.
Shi = dito, atsu = pressione, in questi due termini è racchiusa l’essenza di questa disciplina orientale, che si basa sul contatto, quell’esigenza primordiale che l’uomo ha sempre avvertito, ma da cui oggi purtroppo, nella società moderna, sempre più si è allontanato.
Parlare di shiatsu significa riferirsi a un fenomeno, che ha radici profonde nell’uomo, ma soprattutto significa recuperare il contatto nel suo significato più puro.
Lo shiatsu investe l’uomo nella totalità del suo essere, partendo da un contatto apparentemente solo fisico, che ha ripercussioni profonde a livello energetico di cui ne ristabilisce l’equilibrio.
Quando per un qualsiasi motivo, il fluire energetico non è corretto, si crea un blocco, dal quale può nascere uno stato di malattia, che è il risultato di una stasi energetica.
Lo shiatsu, tramite una precisa sequenza di pressioni esercitate su tutto il corpo, permette alla persona di riequilibrare la propria energia, aiutando l’organismo a recuperare le forze.
Lo shiatsu da me praticato è lo stile Masunaga, i cui principi fondamentali sono:
- la pressione, che deve essere esercitata in modo perpendicolare, essere mantenuta e costante, con queste caratteristiche diventa sostenente per il ricevente;
- la bimanualità, ossia l’uso della mano madre (che rimane ferma), e della mano figlia (che esercita le pressioni), insieme stimolano il movimento energetico dell’individuo;
- la centralità di hara, localizzato a tre dita sotto l’ombelico, è considerato il centro energetico del corpo, comune a tutte le persone;
- si lavora esercitando pressioni sulle zone piene di energia (jitsu) e quelle vuote (kyo), in modo tale da riequilibrarle.
Pur avendo a oggi eseguito solo poche sedute sui malati di Parkinson, mi sono piacevolmente sorpresa come queste persone siano particolarmente ricettive alle mie pressioni, e come si crei una forte empatia tra me e loro. Esercitando le pressioni su alcuni punti ho notato, che nella maggior parte dei casi il tremore cessa momentaneamente.
Normalmente inizio la seduta con un breve colloquio se possibile, poi passo a lavorare in modo molto approfondito su hara, considerato centro energetico principale e in seguito esercito pressioni su tutto il corpo, in particolare per questi malati sulle gambe, che li aiuta a sciogliere le tensioni. Al termine di ogni trattamento compilo una scheda dove annoto le sensazioni che mi comunica il ricevente e quelle che ho riscontrato io esercitando le pressioni, per poi, in futuro, riuscire ad avere una visione globale sui benefici che lo shiatsu apporta a questi malati.