Sostegno psicologico
Nel morbo di Parkinson il paziente manifesta differenti bisogni nel corso della malattia. I disagi creati da questa malattia costringono la persona a prendere atto della nuova realtà che sta vivendo e a fare i conti con i cambiamenti, spesso radicali, che questa comporta.
Un mutamento significativo delle proprie abitudini di vita è sempre accompagnato da ulteriori preoccupazioni per la vita familiare, per il danno economico e per la temuta estraniazione dalla vita sociale.
I pazienti spesso si difendono da questi problemi e sofferenze attraverso meccanismi di difesa e conseguenti comportamenti che per quanto tipici nella prima fase di molte altre malattie, diventano pericolosi nel corso della cronicizzazione.
Questi comportamenti come la negazione, l’attribuzione a cause esterne e generiche del peggioramento della malattia, l’accusa rivolta all'ambiente circostante di mostrare scarso interesse verso i problemi causati dalla malattia, la regressione, la remissività, l’isolamento e la depressione, possono accentuarsi con il passare del tempo e spesso richiedono un sostegno articolato e una risposta di tipo assistenziale e costante nel tempo.
Questa risposta è altrettanto importante per i familiari che necessitano sia d’aiuto pratico, sia di sostegno affettivo per riuscire a adattarsi agli aspetti negativi della situazione creatasi.
In alcuni casi, la famiglia manifesta stanchezza e sofferenza per lo stress psico-fisico causato dall'assistenza al malato.
Informazioni ed assistenza psicologica sono essenziali per aiutare sensibilmente i malati ed i familiari ad affrontare questa nuova situazione e a migliorare la solidarietà all'interno della famiglia.
I nuclei familiari, attraverso l’accettazione dei reciproci problemi, possono reagire in modo costruttivo con un importante beneficio del malato e delle persone che gli vivono accanto.